Residenza Elettiva in Italia, cos’è e come richiederla

Italy By Western Union March 31, 2025

La residenza elettiva rappresenta un’opportunità per i cittadini stranieri che desiderano trasferirsi e vivere stabilmente in Italia. In questa guida analizzeremo in dettaglio i requisiti per ottenerla, il reddito minimo richiesto, la documentazione necessaria e le informazioni sul visto per residenza elettiva.

Cos’è la residenza elettiva?

La residenza elettiva è una forma di permesso di soggiorno dedicata a chi desidera stabilirsi in Italia per lunghi periodi, senza svolgere un’attività lavorativa sul territorio italiano. È rivolta principalmente a chi dispone di redditi autonomi, come pensioni, rendite immobiliari o investimenti che permettono di mantenersi senza doversi inserire nel mercato del lavoro locale.

Il significato di residenza elettiva fa riferimento alla scelta libera (elettiva) di risiedere in Italia. Chi richiede questo status deve dimostrare di poter sostenere economicamente sé stesso – ed eventualmente i familiari a carico – grazie a introiti generati altrove (ad esempio nel Paese d’origine o da fonti estere), senza avere la necessità di cercare lavoro o intraprendere un’attività lavorativa in Italia.

Requisiti e reddito minimo per richiedere residenza elettiva

Per ottenere la residenza elettiva, il candidato che fa richiesta deve dimostrare di avere una somma di almeno 31.000 euro, considerata la soglia minima per garantire il proprio autosostentamento in Italia senza dover svolgere attività lavorativa. Questo minimo di reddito per residenza elettiva aumenta in presenza di familiari a carico, con una maggiorazione del 20% nel caso del coniuge e di almeno il 5% per ciascun figlio, minorenne o maggiorenne.

Oltre questo il cittadino straniero che fa domanda per la residenza elettiva deve provare che le sue entrate provengano in modo stabile e continuativo da fonti lecite, come rendite pensionistiche, immobiliari, partecipazioni societarie o investimenti finanziari, e che possieda o abbia a disposizione in Italia un immobile idoneo in cui stabilire la propria residenza. È inoltre obbligatorio stipulare un’assicurazione sanitaria internazionale della durata minima di trenta giorni, con copertura di almeno 30.000 euro per eventuali ricoveri d’urgenza e spese di rimpatrio, e non risultare pericolosi per l’ordine pubblico o la sicurezza nazionale. Il visto per residenza elettiva non può avere finalità elusive o strumentali, chi lo richiede deve dimostrare di voler effettivamente risiedere in Italia e fissarvi la propria dimora abituale. Infine, chi presenta la domanda non deve avere precedenti penali né risultare pericoloso per la sicurezza pubblica.

Come ottenere la residenza elettiva in Italia: documenti e procedura

Per avviare la procedura per ottenere la residenza elettiva in Italia, il primo passo consiste nel richiedere un Visto Nazionale (tipo D) presso il consolato o l’ambasciata italiana del Paese d’origine, fornendo la documentazione che dimostri la disponibilità di un reddito autonomo sufficiente, un alloggio in Italia e un’assicurazione sanitaria valida.

Entrato in Italia con il visto, occorre poi presentare, entro otto giorni lavorativi, la richiesta di permesso di soggiorno per residenza elettiva alla Questura competente. Sono richieste, per completare la procedura, copie del passaporto e del visto, prove della disponibilità economica (come estratti conto o contratti di rendita), copia del contratto d’affitto o del titolo di proprietà dell’immobile in Italia e la polizza di assicurazione sanitaria o l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale.

Il rilascio della documentazione per residenza elettiva avviene tramite la Questura, dopo i controlli di rito, che verificano l’idoneità dell’alloggio, la validità dell’assicurazione sanitaria e la disponibilità economica adeguata.

Visto per residenza elettiva: cos’è e come richiederlo

Il visto per residenza elettiva è un’autorizzazione che consente a cittadini non UE di entrare in Italia con l’intento di stabilirvi la propria dimora: il visto, quindi, serve per entrare legalmente nel Paese, mentre il permesso di soggiorno permette di rimanervi regolarmente per il periodo stabilito.

Per richiedere il visto per residenza elettiva, è necessario recarsi all’Ambasciata o al Consolato italiano del Paese di residenza, compilare l’apposito modulo e presentare la documentazione richiesta. I tempi di rilascio, in genere compresi tra le due e le quattro settimane, dipendono dalla valutazione delle autorità, che verificano la sussistenza di tutti i requisiti richiesti. Nel frattempo, per semplificare i trasferimenti di denaro dall’estero all’Italia è possibile ricorrere all’App di Western Union, che assicura operazioni immediate e tracciabili tramite smartphone.

FAQs

È possibile lavorare con il permesso di soggiorno per residenza elettiva?

Il permesso di soggiorno per residenza elettiva non autorizza lo svolgimento di attività lavorativa in Italia. Se desideri lavorare, dovrai richiedere un diverso tipo di permesso di soggiorno (ad esempio, per lavoro autonomo o subordinato).

Quali sono i requisiti per avere la residenza elettiva?

I requisiti principali includono una disponibilità economica adeguata e continuativa, un alloggio idoneo, una copertura sanitaria valida e l’assenza di precedenti penali.